Lo zenzero come lo avrebbe fatto zio Gino.
C’è chi lo chiama “Ginger Beer” pensando a qualcosa di esotico, magari inglese. Ma da noi, la Ginger Beer Limori sa di casa, di verande d’estate, di zio Gino che preparava infusi di zenzero col limone fresco, e rideva mentre mescolava, dicendo che “una bevanda deve pizzicare per fare effetto”. E questa, pizzica. Ma con eleganza.
La Ginger Beer Limori è una bibita frizzante, analcolica, che unisce la freschezza del limone alla forza decisa dello zenzero. Ha un profumo che ti arriva al naso prima ancora di avvicinarla alle labbra, e quando bevi senti subito quel tocco piccante che ti sveglia la bocca ma non ti stanca mai. È perfetta per chi cerca qualcosa di diverso dalla solita limonata — per chi ha voglia di qualcosa che abbia personalità.
Si beve da sola, magari con ghiaccio e una scorza d’arancia, ma dà il meglio anche quando accompagna piatti ricchi. Una rosetta con l’involtino al sugo, una frittata alle zucchine, o anche una cicoria bella saporita: la Ginger Beer sta al fianco di tutto questo senza sfigurare. E se vuoi usarla per fare un cocktail, tipo un Moscow Mule fatto come si deve, sei nel posto giusto.
Da Orietta e Rolando, la serviamo bella fresca, perché la Ginger Beer va bevuta così: viva, decisa, senza timidezze. È per chi ha voglia di farsi sentire, ma sempre con gentilezza.